Progetto Kilolo pro popolazione albina: OCULISTA cercasi

27 marzo 2013

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foto by Tulime

Il 28 agosto 2012, noi di Tulime e i nostri amici abbiamo iniziato un cammino esplorativo, per capire “come muoverci”, quali modi e mezzi mettere in atto al fine di migliorare il vivere quotidiano della popolazione albina presente in un centinaio di villaggi del Kilolo.

In collaborazione con le associazioni, le missioni, gli ospedali e le autorità del luogo, abbiamo dato avvio ad un progetto a lungo termine, che si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
diffondere il vero significato di questa condizione genetica, attraverso l’informazione;
fornire cure essenziali alle persone albine, attraverso periodici controlli oculistici e dermatologici;
realizzare attività economiche, adatte al contesto ambientale e alle condizioni di ipovisione e ipomelanosi associate all’albinismo, tali da assicurare l’indipendenza economica alle persone albine, ai loro familiari e alle comunità in cui vivono.


Essere una persona albina in Tanzania.
Che cosa vuol dire?
Quali sono i problemi che deve affrontare giornalmente, all’interno della comunità in cui vive?
Quali sono le sue necessità primarie?
Qual è il grado di marginalizzazione sociale esistente all’esterno dei legami di parentela, amicizia o vicinato, e all’esterno del villaggio in cui vive?
Quanto la  marginalizzazione sociale incide sulla  sua vita personale?
In un luogo in cui l’ economia si basa fondamentalmente su attività all’aperto, sotto il sole, quali l’agricoltura, la pesca e il pascolo, quale lavoro può svolgere per mantenersi?
Come garantirgli un percorso di studi completo, per avere, un domani, la possibilità di  svolgere un lavoro "al chiuso", al riparo dal sole?
Quali interventi socio-sanitari possono migliorare la sua condizione di vita?


<< Quello che i nostri occhi hanno visto è andato molto oltre le nostre attese>>.

<< Abbiamo udito e registrato le loro voci, per poterle riascoltare e non dimenticare, percepito la sofferenza, nel loro raccontarsi.
Abbiamo visto al contempo, la forza d’animo sui volti macchiati dal sole di donne e mamme, come Mama Rebeca,  picchiate e poi abbandonate dai mariti, che lavorano nei campi o portano avanti una piccola attività commerciale per provvedere al sostentamento dei propri figli, l’energia di uomini, come Vitus, con metà del volto canceroso, che si recano al lavoro nei campi per portare  a casa miseri pasti, la speranza di ragazzi, come Iulius, che abbandonata la scuola per motivi economici vogliono lavorare per non non finire ai margini delle strade, il disappunto di ragazzi, come Christopha, che desiderano continuare gli studi ma non possono perché le scuole secondarie statali, anche quelle per disabili visivi, hanno un costo elevato >>

 

Kilolo, un distretto della regione di Iringa, sull’altopiano del Sud della Tanzania, conta approssimativamente (stime ufficiali del 2006) 81 villaggi all’interno di un’area di 6,804 Km.
L’ economia si basa su agricoltura (mais, tabacco, girasole, tè, caffè), pesca e pascolo.
204,372 abitanti (censimento 2002).
Alto tasso di disoccupazione e di analfabetismo.
Alto il tasso di povertà.
Case  di mattoni freschi e tetto in paglia. Baracche di  legno e tetto in lamiera di zinco. Capanne di fango e tetto in paglia.

I WAHEHE (plurale di HEHE) rappresentano il gruppo indigeno presente nel distretto di Kilolo.
Il loro stile di vita è legato all’alternanza delle due stagioni: la MASIKA (stagione delle piogge da novembre/dicembre a marzo/aprile) e la KIANGAZI (la stagione secca, da aprile/maggio a ottobre/novembre), ognuna della durata di circa 6 mesi.
I prodotti principali della dieta HEHE sono il mais, i fagioli e il riso.
Dal mais macinato si ottiene una farina, che, cotta con l’aggiunta di acqua, diventa UGALI, il piatto principale della dieta HEHE.
Oggi i prodotti principali sono stati affiancati da pomodori, cipolle e patate dolci.

L’albinismo è classificato come ULEMAVU WA NGOZI, disabilità della pelle.
In giro per i villaggi, con l'aiuto delle autorità locali, abbiamo individuato al momento circa 40 perose albine, con le quali "abbiamo vissuto" la loro realtà.