Risoluzione del Parlamento Europeo sulle uccisioni degli albini in Tanzania

 

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2008 sulle uccisioni di albini in Tanzania

Il Parlamento europeo ,

 –   viste le sue precedenti risoluzioni su gravi violazioni dei diritti umani,–   vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948,–   vista la Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, adottata il 27 giugno 1981 e entrata in vigore il 21 ottobre 1986,–   vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, adottata il 20 novembre 1989 e entrata in vigore il 2 settembre 1990, che ha forza vincolante e non prevede deroghe,–   vista la dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche adottata il 18 dicembre 1992,

–   visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

 

 A.   considerando che, in base alle notizie fornite dalle ONG e dai media e confermate dal governo della Tanzania, sono almeno 25, fra cui alcuni bambini, gli albini uccisi e mutilati dal marzo 2008 nella zona del lago Vittoria, in particolare a Mwanza, Shinyanga e Mara, dove esiste una forte concentrazione di albini,
B.   considerando che le tre regioni citate sono tristemente note per le uccisioni non solo di albini, ma anche di persone che si crede posseggano poteri magici, e che semplici dicerie bastano spesso a una folla inferocita per uccidere una persona sospettata di praticare arti magiche,
C.   considerando che, secondo le autorità della Tanzania, le uccisioni di albini sono opera di gruppi organizzati assoldati da stregoni tradizionali,
D.   considerando che a Dar el Salaam i mezzi d'informazione hanno riportato la notizia dell'arresto di 173 persone connesse alle uccisioni di albini in Tanzania, e che fra gli arrestati sono numerosi gli stregoni e i loro clienti,
E.   considerando che, secondo la polizia nazionale, gli stregoni vendono le parti del corpo e il sangue degli albini a minatori e pescatori, i quali credono che possano portare loro fortuna, salute e ricchezza,
F.   considerando che tali uccisioni hanno suscitato grandi apprensioni e timori fra la comunità albina, i cui membri si sentono ora estremamente insicuri ed evitano addirittura di rimanere isolati o di camminare o viaggiare da soli a causa dei potenziali rischi,
G.   considerando che il 36% della popolazione della Tanzania vive al di sotto della soglia nazionale di povertà e che l'accesso al sistema sanitario è molto limitato, il che rende prassi comune tra la gente il ricorso agli stregoni e ai guaritori tradizionali,
H.   considerando che gli albini rappresentano una minoranza, che la loro discriminazione è un problema grave in tutta l'Africa sub-sahariana, e che al mondo una persona su 20 000 è affetta da albinismo,

I.   considerando che, secondo una ricerca del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (PSNU), quasi la metà dei genitori di bambini albini ha provato un senso di umiliazione alla nascita dei figli; che le donne albine sono discriminate dalle altre donne e che anche le madri di albini vengono spesso derise e respinte e subiscono discriminazioni sul lavoro; che circa due terzi dei genitori avrebbero dichiarato che le cure mediche specifiche per i bambini albini sono onerose e che circa la metà di essi ha affermato che i propri figli hanno gravi problemi di vista, ma che l'83% ha comunque detto che le prestazioni scolastiche dei propri figli sono assolutamente paragonabile a quelle degli altri bambini,

 

 1.   condanna fermamente le uccisioni di albini in Tanzania e il commercio di parti del loro corpo a scopo di lucro;
2.   valuta positivamente il fatto che il Presidente della Tanzania, Jakaya Mrisho Kikwete, abbia condannato le uccisioni degli albini ed abbia promesso di concentrare gli sforzi per porre fine a tali crimini; sottolinea che queste parole devono essere seguite dai fatti;
3.   si congratula con il Presidente Jakaya Mrisho Kikwete per la decisione di nominare al Parlamento della Tanzania la signora Shymaa Kway-Geer, che è il primo membro albino di tale istituzione, per la sua determinazione nella lotta contro le discriminazioni di cui lei e gli altri albini sono vittime;
4.   appoggia e valuta positivamente le misure adottate sinora dal governo della Tanzania, fra cui la realizzazione di un censimento degli albini e la creazione di una scorta di polizia per i bambini albini; fa propria la richiesta di alcuni membri del parlamento tanzaniano, che hanno invitato il governo ad adottare ulteriori provvedimenti per affrontare il problema alla radice e porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti degli albini;
5.   invita le autorità tanzaniane, le autorità locali e, in generale, la società civile di tale paese a collaborare per proteggere tutti gli albini; sollecita il governo della Tanzania ad avviare misure immediate volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e a fornire informazioni sull'albinismo; ritiene che dette dovrebbero interessare soprattutto le zone rurali, dove la popolazione è tendenzialmente meno istruita e più superstiziosa;
6.   plaude all'arresto di 173 persone, il mese scorso, sospettate di essere collegate alle uccisioni di albini in Tanzania; esorta risolutamente le autorità a procedere rapidamente e a portare in giudizio i responsabili;
7.   rileva con rammarico che una giornalista investigativa, Vicky Ntetema, ha dovuto darsi alla clandestinità dopo aver ricevuto minacce di morte per aver denunciato il coinvolgimento di stregoni e poliziotti in tali uccisioni; sollecita le autorità tanzaniane ad avviare un'indagine approfondita e indipendente su tali accuse mosse da Vicky Ntetema;
8.   apprezza e sostiene il lavoro dell'Associazione albini della Tanzania, che fornisce assistenza alla comunità albina; invita la Commissione ad appoggiare attivamente l'Associazione e l'appello da essa rivolto a studiosi, esponenti religiosi e attivisti impegnati a favore dei diritti umani onde sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che le uccisioni degli albini sono socialmente e moralmente inaccettabili;
9.   invita la Commissione a sostenere il PSNU, che è impegnata a promuovere la posizione degli albini in Africa e a tutelarli;
10.   ritiene che il miglior modo per tutelare i diritti degli albini tanzaniani consista nel garantire loro, nel quadro delle politiche di inclusione, parità di accesso a un'istruzione e a un'assistenza medica di qualità e nell'offrire loro una protezione sociale e giuridica adeguata;
11.   invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere gli sforzi del governo, delle ONG e della società civile della Tanzania finalizzati alla definizione di politiche che tengano conto delle necessità e dei diritti degli albini e siano basate sulla non-discriminazione e l'inclusione sociale, nonché sulla parità di accesso all'occupazione;
12.   sollecita una migliore formazione degli operatori sanitari e seminari per insegnanti e genitori per incoraggiarli a provvedere a che i bambini albini siano protetti dal sole, dal momento che molti di essi muoiono di cancro della pelle prima dei trent'anni;
13.   insiste sulla necessità che la Commissione e gli Stati membri facciano tutto quanto in loro potere per garantire che le risorse destinate all'assistenza sanitaria raggiungano le fasce più povere in Tanzania; sottolinea la pressante necessità dell'accesso all'assistenza sanitaria nelle zone rurali e isolate;
14.   chiede alla Commissione e al Consiglio di seguire attentamente la situazione dei diritti umani degli albini in Tanzania;1
5.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri, all'Unione africana, al governo e al Parlamento della Tanzania, al Segretario generale delle Nazioni Unite, ai Co-presidenti dell'Assemblea parlamentare comune ACP-UE e al Consiglio ACP.

dal PARLAMENTO EUROPEO